Title
Non Confesso, Dunque Sono. Il Divo di Paolo Sorrentino
Document Type
Book Chapter
Publication Date
2011
Department
Italian
Language
Italian
Publication Title
Strane Storie: Il Cinema e i Misteri d'Italia
Abstract
In Petrolio, il romanzo incompiuto pubblicato postumo nel 1992, Pasolini ammette la sua "totale disperante inesperienza di ogni ambiente che si collochi nello spazio sfera del potere" e la sua incapacità di "immaginare la strada, l'edificio, l'appartamento" dove ha luogo l'incontro degli uomini "di un certo giro del potere". Sceglie perciò di adottare lo stile dell' "apparizione" e di mettere in scena i tipi umani che con il potere sono sistematicamente collusi, come il "capo-sicario". Ne risulta una grottesca descrizione dell' "uomo politico", dei suoi simili e della loro etica:
Cera anche un uomo politico - era ministro da dieci anni e poi lo sarebbe stato per altri quindici - seduto su una poltroncina rossa con un viso tondo di gatto ritratto tra le spalle, come non avesse collo o fosse un po' rachitico: la fronte grossa di intellettuale era in contrasto col suo sorriso furbo, che aveva qualcosa di indecente: voleva cioè manifestare, con furberia e degradazione, la coscienza della propria furberia e degradazione. Del resto il sentimento della vita intesa come "gioco" o "scommessa" da perdere o da vincere, e quindi tutta fondata sull'azione e sul comportamento, se in lui aveva il suo campione reale, era un modello di vita che più o meno inconsciamente, era seguito da tutti, in quel ricevimento, compresi coloro che ne ridevano, magari presuntuosamente (per esempio dalle colonne de "L'espresso").
Recommended Citation
Marini-Maio, Nicoletta. "Non Confesso, Dunque Sono. Il Divo di Paolo Sorrentino." In Strane Storie: Il Cinema e i Misteri d'Italia, edited by Christian Uva, 139-148. Soveria Manelli, Italy: Rubbettino, 2011.
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